Esistono collegamenti con altri Residente Evil?

Nel salottino di casa Baker, in uno scatolone, potremo trovare un libro intitolato “I segreti dell’abisso” di Clive R.R. O’Brian. O’Brian era il direttore della B.S.A.A. in Resident Evil: Revelations, al termine del quale si dimetteva dal suo incarico per dedicarsi all’attività di scrittore. Curiosamente, il nome del virus di RE Revelations era proprio T-Abyss.
Nel salone principale potremo trovare un articolo di giornale scritto dalla giornalista Alyssa Ashcroft, una dei sopravvissuti di Raccoon City e personaggio giocabile di Resident Evil Outbreak e Resident Evil Outbreak File 2.
Sempre nello stesso salone potremo osservare un quadro, datato 1991, raffigurante le montagne Arklay, location del primo capitolo della serie. Il medesimo quadro si trovava anche in una delle stanze dell’ospedale in Resident Evil 3: Nemesis.
Prima di poter raccogliere lo shotgun dal piedistallo, dovremo sostituirlo con un fucile rotto esattamente come avveniva in Resident Evil.
I suoni del tastierino numerico accanto alla porta della escape room di Lucas saranno gli stessi dell’inventario di Resident Evil 3: Nemesis.
Un trofeo, che consiste nel sbloccare per la prima volta una serratura, si chiama “Sulle orme di Jill”, riferimento a Jill Valentine, definita in tutta la serie come “il mastro dei lucchetti”.
La pistola Anti-B.O.W. che Chris Redfield darà a Ethan a fine gioco si chiama Albert, palese riferimento al principale villain della saga Albert Wesker.